L’olfatto è l’unico senso che entra prima a contatto con le nostre emozioni che con la ragione. Gli stimoli olfattivi sono meno sottomessi al potere della ragione rispetto gli altri stimoli sensoriali. Il profumo è quindi in grado di farci stare bene, di emozionarci nel modo più misterioso e di far nascere in noi dei ricordi lontani. Sono in pochi a conoscere realmente il vero potere dell’olfatto, uno dei sensi più potenti, sorprendenti e imprevedibili.
L’olfatto è senza dubbio piacevole. Le sostanze aromatiche hanno a lungo svolto un ruolo terapeutico e spirituale nella società umana e nella vita quotidiana moderna. Gli odori hanno ancora un effetto sulla nostra salute, sul nostro umore e sulle nostre emozioni.
Gli aromi possono portarci ovunque, sono un tappeto magico che possiamo cavalcare in mondi nascosti, non solo in altri tempi e in altri luoghi, ma nel profondo di noi stessi, sotto la superficie della vita quotidiana. Chiudiamo gli occhi – lo facciamo istintivamente – prima di inalare un profumo, come se ci preparassimo ad un viaggio interiore, e, prima ancora di riconoscere consapevolmente ciò che stiamo annusando, ci lasciamo trasportare senza il nostro consenso; oppure veniamo fermati sui nostri passi, portati interamente nel momento presente.
A livello molecolare, il profumo tocca i nervi. Affinché si possa percepire un odore distinto, alcuni costituenti volatili della sostanza odorosa devono vaporizzare, diffondersi in profondità nel naso e depositarsi sui recettori olfattivi. La vista e l’udito, invece, dipendono solo dalla percezione delle onde luminose o sonore che emanano o sono riflesse dall’oggetto in questione che in un certo senso si limitano a descrivere; l’odore invece implica il contatto fisico con la sua emanazione. Se qualcuno mette sul bancone una serie di biscotti con gocce di cioccolato appena sfornati, il loro aroma stuzzicante entra nel tuo naso e innesca una risposta sensoriale, toccandoti prima ancora che tu possa allungare la mano per prenderne uno. Un singolo odore fa scaturire istantaneamente una cascata di ricordi. Le esperienze e le emozioni si attaccano principalmente agli odori e quelle associazioni di memoria e sentimento vengono immediatamente attivate quando l’odore viene “incontrato” di nuovo, anche a distanza di vent’anni. L’olfatto sembra essere il senso della singolarità. Le forme riappaiono, invarianti o ricorrenti, le armonie si trasformano, stabili attraverso le variazioni, la specificità è contraddistinta dall’aroma. Con gli occhi chiusi, le orecchie ferme, i piedi e le mani legate, le labbra sigillate, possiamo ancora identificare, a distanza di anni e tra mille altri odori, il sottobosco di questo e di quel luogo in una stagione particolare, al tramonto, poco prima di una tempesta, o la stanza dove si teneva il mais da foraggio, o le prugne cotte a settembre.
Percepiamo l’intero mondo che ci circonda attraverso i cinque sensi e trasformiamo i segnali biochimici in informazioni utili, ma soprattutto in scariche ormonali capaci di generare quelle che chiamiamo emozioni. Il branding sensoriale permette di sperimentare un brand esattamente allo stesso modo, ossia come un’immersione intensa di forti stimoli emozionali.
Lo scopo del branding sensoriale è proprio quello di stimolare tutti e cinque i sensi dei clienti, per farli connettere profondamente con l’identità del brand, che si espande oltre i confini ordinari e abbraccia l’extra ordinario e sottile mondo dell’inconscio.
Tra gli elementi più facilmente e razionalmente riconoscibili di un marchio ci sono, ad esempio, i colori, il logo, lo stile visuale, ma anche il design dei suoi punti vendita, l’arredamento e così via. Questi elementi sono solo l’inizio di un viaggio più profondo: un brand è costituito, infatti, principalmente dalla sua filosofia, dal suo posizionamento, dai valori che rispetta, dallo status symbol che rappresenta.
Studiare un marchio e definirne l’identità è un percorso lungo e sfaccettato che mira a raccontare il marchio attraverso tutti i punti di vista, che possano creare una relazione emotiva con il suo pubblico. Scegliere di esplorare le opportunità del branding sensoriale significa arricchire ogni proposta, ambiente, prodotto, spazio, evento con sfumature che uniscono, in un unico straordinario connubio, un brand visivo, un brand sonoro, un brand tattile, un brand fatto di gusti e un brand olfattivo.
L’olfatto è, tra i cinque sensi, quello più impattante e diretto.
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